Torneo di golf di beneficenza


Cari amici e sostenitori del GICAM,
anche in questa news vi portiamo le notizie della nostra organizzazione, partendo dal successo del torneo di beneficienza, per poi presentarvi uno studente di medicina molto promettente, del quale il GICAM ha preso in carico gli studi universitari, e che in cambio si è impegnato a svolgere il suo lavoro di medico a Jamkhed. Infine, vi parleremo del nostro gala.

Grande successo per il torneo di golf di beneficenza a favore di GICAM

 

Il 15 maggio presso il Golf Gerre di Losone si è tenuto il torneo di golf organizzato dal gruppo B52. È stata una giornata fantastica, di sport, amicizia e solidarietà. Siamo molto grati al Golf Club di Losone e a tutti i membri di B52 per aver organizzato questo fantastico evento al quale hanno partecipato 120 persone.

Tutto il ricavato dei match fee e della lotteria sono stati devoluti in beneficenza alla nostra associazione. Con questo generoso dono saremo in grado di finanziare non una bensì due missioni complete, una in Africa e una in India. Ringraziamo di cuore per averci aiutato a fare la differenza!

Uno studente promettente

Il motto “Il mio lavoro è per un Re” sottolinea la filosofia del Christian Medical College di Ludhiana in India, un’università cristiana molto prestigiosa. Anche lo studente al terzo anno di medicina Kshitij Jayesh Kamble, del quale sosteniamo gli studi riconoscendone l’impegno, vi è fedele.

Kamble dice che “la salute è uno stato dinamico di completo benessere fisico, mentale, sociale e spirituale e non solo l’assenza di malattia o infermità”. Ritiene pertanto che ogni aspetto sia importante per raggiungere la salute olistica. Quest’ultima è un diritto umano fondamentale e nessuna persona dovrebbe esserne priva. Abbiamo avuto l’onore di intervistarlo per la newsletter di questo mese.

C’è un motivo in particolare per il quale hai intrapreso gli studi di medicina?
Si, guardando i miei genitori che hanno sempre lavorato per fornire servizi sanitari alla comunità attraverso il CRHP. Ho visto con i miei occhi il cambiamento che può avvenire quando molte persone si uniscono per aiutare i poveri e gli emarginati. La dedizione dei miei genitori al lavoro e il loro sostegno alla comunità mi hanno reso più interessato ad aiutare a mia volta. Volevo essere abbastanza competente per fornire la migliore assistenza sanitaria, studiare medicina è stata dunque la scelta più ovvia.

Potresti parlarci di una persona che ammiri?
Certamente, un’altra fonte di ispirazione per me è la Village Health Worker (operatrice sanitaria dei villaggi) di nome Lalanbai, formata al CRHP, la quale non solo ha aiutato i pazienti affetti da tubercolosi e lebbra, ma ha anche effettuato oltre 600 parti. Penso che sia incredibile che un individuo possa fare uno sforzo tale da incidere su 5000 persone. Inoltre, tutti i dottori che ho visto aiutare la nostra società sono stati una fonte ispiratrice.

A quanto pare la selezione in India è durissima, è stato complicato entrare nella facoltà di medicina?
Si, dopo la scuola superiore in cui ho studiato scienze, ho superato l’esame nazionale indiano di ammissione a medicina e nel 2019 ho iniziato a studiare presso la Facoltà di Scienze Mediche nel corso di laurea in Medicina e Chirurgia, che dura cinque anni e mezzo.

 

 

Gli studi di medicina sembrano essere molto impegnativi, cosa ti motiva ogni giorno?
Il motto della mia università è “Il mio lavoro è per un Re”, perché si tratta di un’istituzione cristiana volta a studenti che fanno parte delle minoranze. Per noi la salute è uno stato dinamico di completo benessere fisico, mentale, sociale e spirituale e non solo l’assenza di malattia o infermità. Ritengo pertanto che ogni aspetto sia importante per raggiungere la salute olistica. Questo è quello che mi motiva ogni giorno”.

Qual è il campo medico che ti interessa maggiormente?
“Al momento sono molto interessato alla medicina generale e all’oncologia, ma non so ancora quale sarà la mia specializzazione”.

Come hai conosciuto il GICAM?
So che dal 2016 avete iniziato a visitare il surgical camp di CRHP, ma non ho mai conosciuto il vostro team. Mio padre lavora al CRHP di Jamkhed e mia madre è un’operatrice sociale nello stesso posto. Sono venuto a conoscenza del GICAM dal direttore del CRHP, il quale ha fatto da mediatore tra le due organizzazioni. Da allora il GICAM sostiene i miei studi insieme al CRHP.”

Cosa ne pensi dell’attività del GICAM?
I vostri campi chirurgici sono stati un cambiamento importante per la comunità rurale e svantaggiata di Jamkhed. Sono a conoscenza di tutti i pazienti con deformità congenite e ustioni che sono stati aiutati durante le vostre missioni. Per questa stessa ragione, ho un forte interesse a specializzarmi in chirurgia generale o in oncologia.

Sei interessato al volontariato?
Certamente, come parte dei miei studi, ho partecipato da poco all’assistenza ai pazienti in una clinica comunitaria sull’Himalaya. Questa fornisce assistenza sanitaria gratuita attraverso opere di beneficenza. L’esperienza mi ha motivato, non solo perché ho potuto fare pratica in prima persona in un ospedale ma anche perché ho potuto servire i pazienti con compassione ed empatia. È questo che mi fa andare avanti anche durante gli studi. Inoltre, mi sono impegnato a lavorare cinque anni al CRHP una volta completati i miei studi.

I tuoi studi ti occuperanno tanto tempo, come preferisci trascorrere quello libero?
Esatto, gli studi di medicina richiedono molto impegno. Preferisco trascorrere il mio tempo libero giocando a calcio e a badminton, leggendo libri di politica e di motivazione e imparando lo spagnolo.

Perché hai deciso di studiare lo spagnolo?
Perché è la seconda lingua più parlata al mondo e mi può aprire le porte a livello lavorativo. Parlo anche il marathi, la mia lingua madre, l’hindi, l’inglese e il punjabi.

Qual è il tuo obiettivo per il futuro?
Voglio servire la comunità emarginata fornendo assistenza sanitaria alle popolazioni rurali, povere e bisognose, concentrandomi soprattutto a promuovere la medicina preventiva.

A nome del GICAM ti ringrazio per la tua disponibilità.
Grazie mille a voi, sono molto grato al GICAM e al CRHP per il gentile aiuto e il sostegno nella mia formazione“.

Il GICAM non può che augurare il meglio per la formazione e il futuro di questo giovane e promettente studente, auspicando che la sua forte motivazione possa un giorno essere un fattore di movimento nel continuare a fornire assistenza sanitaria accessibile.

 

Il nostro Gala

È con grande piacere che vi annunciamo che, dopo una (lunga) pausa, si terrà nuovamente il nostro gala tradizionale di fine anno. Ci incontreremo il 25 novembre 2022 a Lugano, come sempre presso i nostri amici dell’Hotel Villa Castagnola che sostengono la nostra causa.

Le precedenti edizioni del Gala di GICAM sono state sempre serate di successo dove abbiamo potuto presentare la nostra associazione, le attività svolte e i nuovi progetti ma soprattutto sono state serate di amicizia e solidarietà con i nostri sostenitori. Con grande piacere siamo pronti ad incontrare nuovi e storici sostenitori del GICAM.

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